La mamma di Malinka, ci racconta come sia stato complesso all’inizio.
Malinka ha scoperto dell’ambliopia durante un normale esame di ruotine, in cui è stata riscontrata una ampia differenza di correzione (miope astigmatica) tra i due occhi, da questo quindi l'ambliopia refrattiva moderata dell'occhio sinistro che ha portato Malinka a dover indossiamo l'occlusore (anche se tutto non iniziò nell’immediato, la mamma di Malinka infatti si trovò inizialmente spaesata, non aveva compreso a pieno quanto dovesse fare e come, ne tantomeno che fosse essenziale iniziare subito solo a distanza di anni, ad un controllo successivo tutto divenne chiaro e lo sconforto iniziale fu immane, le lacrime e il domandarsi perché non avesse compreso prima tutto quanto, sembravano non bastare mai. Ad oggi infatti decide di ricordare a tutti voi che non bisogna mai avere timore, chiedete al vostro medico, al dottore con cui avete fatto la visita, usufruite di siti di informazione, gruppi di supporto ec….. non rimanete in balia del “non so cosa fare”)
Come alla maggior parte dei bimbi, anche a loro era stato consigliato dal medico di indossare le bende con l’adesivo (tipo cerotto) Malinka però non le accettava affatto, né esteticamente né da un punto di vista di irritazione, fastidio ecc…. portava già gli occhiali da tempo (pienamente accettati) ma la benda proprio no. Le lotte con la benda erano terribili, lacrime, che portavano a doverla cambiare necessariamente, congiuntiviti frequenti, irritazione durante la rimozione, ec….
La mamma di Malinka si disse quindi tra se e se “DEVO INVENTARMI QUALCOSA”
Ha sempre amato ricamare, così ha cominciato a inventare e ha creato i primi occlusori in tessuto per la sua piccola.
Malinka ha iniziato a indossare i nuovi occlusori colorati con piacere, era contenta
Inoltre è migliorato anche l’approccio degli altri, la mamma di Malinka ci racconta infatti che a sua figlia non vengono più fatte domande come “Non hai un occhio?” ec… anche perché con una benda divertente, applicata sull’occhiale, diventa anche più facile da spiegare, si può togliere per qualche istante e mostrare ai bimbi o adulti curiosi che l’occhio c’è ed è tutto a posto.
In questo modo per Malinka è diventato tutto più un gioco che una tortura!
Il messaggio con cui ci lascia la mamma di Malinka quindi è che basta trovare la propria via, ma anche se si inizia in salita, trovando la strada giusta può diventare un gioco e un divertimento e non c’è nulla di più bello che riuscire a aiutare i propri piccoli e vederli ridere e giocare durante il trattamento.